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La casa di Oliver

Ad'Architettura

Aggiornamento: 6 dic 2024

07/12/2024

Lux fiat!

Adesso un po di luce dall'alto!

Dopo aver scavato per poter fare entrare l'acqua all'interno della vasca della piscina, dopo aver messo un albero adulto all'interno della zona living, non potevamo sottrarci alla tentazione di bucare il tetto per fare entrare la luce dentro casa direttamente dal cielo!

La casa ha il suo fronte principale esposto a Sud (guardando la foto in alto il sud è a sinistra). Poichè la casa è molto grande (circa 250 mq) e molto alta, abbiamo cercato di guadagnare luce anche da nord (lato a destra) praticando 18 aperture sul tetto nella parte rivolta a nord per fare entrare dentro casa una costante luce diffusa e morbida.

Mentre su lato a sinistra ( a sud) abbiamo inseri una finestra da tetto più grande delle altre, proprio sopra la testa di Oliver. Così da fargli ventilare un po i capelli.

Si tratta di 19 finestre Velux, che si aprono elettricamente e alimentate da micropannelli fotovoltaici. Le finestre sono dotate di sensori antipioggia, questo vuol dire che quando una goccia colpisce la finestra, questa immediatamente si richiude.


Praticare queste aperture sul lato nord del tetto, in contrapposizione del lato sud (dove batte il sole tutto il giorno) serve non solo a portare luce diffusa dentro casa, ma anche a metter in moto in maniera del tutto naturale, la ventilazione all'interno della casa. In pratica quando le finestra sono aperte (anch solo alcune) grazie alla differenza di temperatura tra un lato e l'altro della casa si innesca duna differenza che innesca la ventilazione naturale dentro l'abitazione. Il fatto che le finestre siano in alto, genera quello che si chiama, effetto camino. Praticamente una ventilazione che parte da basso verso l'alto.

Le finestre sono in legno dotate di doppi vetri all'interno della cui camera d'aria è inserito del gas argon, che servea migliorare l'isolamento termico del vetro.

Sappiamo bene che molti, penseranno subito al rischio che l'acqua possa entrare dentro casa. Ma vi rassicuriamo dicendovi che Queste finestre sono prodotte in Danimarca, da una azienda che le ha brevettate oltre 50 anni fa, che ne migliora continuamente la tecnologia e che ne garantisce la tenuta allacqua. Personalmente dal 2008 ad oggi, nei nostri progetti ne abbiamo fatto installare oltre 70 e vi posso assicurare che nessuno dei nostri clienti ha avuto infiltrazioni d'acqua dalla finestra.

Una curiosità: Dopo qualche anno che le facevamo installare, consigliandole ai nostri clienti, perfetamente consapevoli che il loro valora aggiunto fosse non solo la luce ma anche la ventilazione, qualli di Velux (con cui siamo diventati amici) ci hanno spiegato che Velux è un acronimo che si compone di due parole latine: ventilatio e lux.

E noi che pensavamo di avere scoperto qualcosa di nuovo nel loro utilizzo!


16/11/2024

E' ora di fare entrare il padrone di casa!

Un bel giorno di metà maggio è arrivato il così tanto atteso Oliver! Un giovanotto dalla chioma folta alto quasi sette metri, al quale abbiamo riservato un posto d'onore dentro casa.

Per consentire un ingresso in casa in pompa magna, abbiamo fatt chiudere la strada per circa un'ora e ci siamo assicurati che il suo ingresso dentro casa fosse degno di un'"alta" personalità, quindi ci è sembrato doveroso farlo scendere in casa dall'alto!



Lo abbiamo imbragato come per un lancio con il paracadute e lo abbiamo portato su in alto a circa 15 metri di altezza, per poi farlo delicatamente scendere dentro al cantiere, per posizionarlo nella zona della casa che sarà il suo ambiente.

Abbiamo preparato casa (in questo caso il cantiere) come quando si attende un ospite illustre, predisponendo al meglio tutte "le comodità" da riservare alla persona che si accoglie.

Abbiamo realizzato un vano in cui far si che Oliver adagiasse i suoi lunghi piedi in assoluta comodità.

Vano ed ambiente in cui Oliver ci auguriamo vivrà una lunga vita, in compagnia della sua nuova famiglia nell'area living dell'abitazione, dove si svolgeranno pranzi e cene sia di giorni di assoluta normalità sia di momenti di festa per gli abitanti della casa.

Amiamo battezzare con un nome ogni nostro progetto.

Solitamente il nome giusto arriva alla fine dei lavori, quando il cantiere si è trasformato in casa e riusciamo a quel punto a cogliere l'essenza delle cose e a comprendere l'anima del lavoro che è stato realizzato. Durante il progetto e nella fase di cantiere, iniziamo a cogliere delle peculiarità che ci fanno meglio comprendere l'essenza di ciò che sta venendo fuori.

Per questo cantiere e durante la fase del progetto, avevamo subito compreso che il tema sarebbe stata la natura, poichè proprio nella fase di concepimento abbiamo voluto portare la natura dentro casa, in vari modi che scoprirete più avanti.

Quando però dal vivaio ci hanno consegnato questo longevo albero di ulivo selvatico (che stiamiamo abbia circa 30 anni), ci è sembrato di vedere un ragazzo dalla chioma folta che simpaticamente entrasse dentro casa! Quindi quale nome poteva essere più adatto se non La casa di Oliver!

Naturalmente sappiano bene che lui è nato e cresciuto all'aria aperta, sotto al sole,al vento e alla pioggia e che gli stiamo chiedendo un grande sacrificio, portandolo dentro una casa che a poco a poco inizierà a chiudersi rispetto alla natura circostante.

Oliver dovrà quindi affrontare un periodo di adattamento che gli auguriamo di superare positivamente, diventare a tutti gli effetti un membro della famiglia e continuare a vivere con loro una lunga vita.

Intanto, il cantiere, i ponteggi e la casa crescono attorno ad Oliver e presto sulla sua testa dovrà realizzarsi il tetto. Ma anche su questo elemento abbianmo previsto i dovuti accorgimenti per garantire al nuovo membro della famiglia, aria e luce naturale durante tutti i giorni dell'anno.


02/11/2024

E' ora di cominciare a ricostruire!

Dopo tanto demolire e scavare, è giunto il momento di iniziare a costrure qualcosa di nuovo. Quale migliore occasione se non il primo solaio?! Quello che rappresenta il soffitto per il piano terra ed il pavimento per il primo piano.

Abbiamo scelto una tecnologia costruttiva basata sull'utilizzo dell'acciaio, quindi anzichè usare travi o travetti in calcestruzzo o in legno, abbiamo scelto di utilizzare delle Travi H, come sostegno per il solaio.

Le travi in acciaio hanno un comportamento in una certa misura elastico.

Questa sono state inserite nella muratura perimetrale (con direzioni diverse a seconda dell'ampiezza delle luci) previo trattamento anticorrosione.

Qualcuno potrebbe pensare che il ferro è soggetto ad ossidarsi e a creare problemi nel tempo, ma pensiamo a quanto ferro è inserito all'interno delle struttura in calcestruzzo armato! Migliaia di becchette di ferro di dimetro sottile, protetti dal copriferro e che inevitabilmente dopo un certo numero di anni avranno bisogno di interventi di ripristino, poichè rugginiti.

In questo genere di sistema il ferro delle travi rimane libero dal contatto con altri materiali, ad eccezione delle teste delle murature, all'interno delle quali le travi vengono innestate.

Ovviamente la maggior cautela nel trattamento del ferro avviene proprio in questi punti, che vegono ben sigillati e dove una volte inserita la testa della trave, verrà limitata al massimo, qualsiasi azione di corrosione .


A questo punto, al di sopra delle travi verranno stse delle lamiere, che saranno fissate alle travi sottostanti con dei connettori in acciaio e dop aver fissato una cornice perimetrale (una specie di zoccoletto) all'interno della muratura verranno inserite delle aste filettate che serviranno a vincolare il (successivo) getto di calcestruzzo ai muri permietrali.



Un ulteriore accorgimento necessario a realizzare una struttura solidale all'intero solaio è l'inserimento di una rete elettrosaldata. Una magli di acciaio con un passo regolare che verrà connessa alla barre filettatate laterali.

Questa verrà applicata poco prima del getto di calcestruzzo.

Il risultato finale sarà la realizzazione di un solaio in calcestruzzo armato (meglio conosciuto come soletta piena) il cui vantaggio sarà quello di avere una carpenteria metallica cosidetta "a perdere". Ciò vuol dire che i pammelli di lamiera che gli operai hanno staso sopra letravi in acciaio, non verranno rimossi ma resteranno parte integrante del solaio, diversamente da come si fa con i pannelli di legno che invece vengono staccati e riutilizzati.

Una volta eserguito il getto di calcestruzzo, quello che vedremo dall'alto, sara un solaio apparentemente identico a quelli del tipo laterocementizi, ma formalmente divesro, seppur con analoghe prestazioni.

Intanto il primo livello della casa è stato chiuso (anche se non del tutto) e la piscina risulta quindi coperta.

Adesso immaginare di stare a mollo nell'acqua calda, comincia a diventare più facile.


19/10/2024

Le demolizioni continuano.....

Il volume annesso alla casa nella parte posteriore era fradicio e non idoneo al riutilizzo. C'erano praticamente in piedi solo le mura perimetrali, una copertura fatta solo da arcerecci e tegole (dalle nostre parti questo tetto è chiamato, con "ciaramire anniate"), per non parlare poi delle fondamenta, inesistenti.

Il progetto ne aveva comunque già previsto la demolizione e la sostituzione con un nuovo volume quantitativamente equivalente, ma realizzato con una struttura in calcestruzzo armato ed intelaiato.

All'interno della casa si comincia a scavare, un po per abbassare il livello di posa del vespaio (elemento della casa che garantisce l'areazione e il drenaggio al di sotto della quota del pavimento) ed un po di più per realizzare una vasca all'interno della casa. Una piscina riscaldata, una sorta di piccola spa, nella quale rilassarsi (una volta ultimata la costruzione) dopo una lunga giornata di lavoro.

Abbiamo iniziato a scavare durante il periodo invernale e ci siamo quasi subito dovuti fermare piochè abbiamo trovato acqua a 30 cm sotto il pavimento!

Ovviamento abbiamo subito iniziato ad tirare l'acqua con delle pompe di sollevamento che ci hanno permesso di drenare l'acqua e convogliarla all'esterno del cantiere. Quindi abbiamo aspettato che tutto fosse un po più asciutto per proseguire con lo scavo della piscina (come si vede in foto qui accanto).

Compiere questa opertazione con un mini escavatore all'interno di una stanza è sempre un'operazione delicata, poichè l'operatore deve stare estremamente attento a muoversi poichè da una parte potrebbe urtare la struttura della casa con il mezzo stesso e dall'altra, cadere dentro lo scavo.


Una volta ultimato lo scavo, si procede al getto del fondo de calcestruzzo, che poi sarà la base della vasca e quindi successivamente si provvederà ad armare la struttura in acciaio della vasca (pareti e fondale).

Dalla foto si può intravedere il chiusino di convogliamente delle acque della piscina (coma la piletta della doccia, ma molto più grande).

Tutto questo acciaio che dopo un po verrà annegato nel calcestruzzo, diventerà una struttura in grado di opporre resistenza alle forze esterne.

Pere capirci, se la vasca rimane vuota, è il terreno che esercita una spinta verso l'interno della vasca, quindi il muro in calcestruzzo deve opporsi a questa spinta. Anche l'acqua della vasca (che sarà tanta) esercità una pressione verso il muro, che verrà quindi sollecitato anche dall'interno.

E' proprio per questo motivo, che e piscine non dovrebbero mai svuotarsi, perchè le strutture che contengono l'acqua fanno da filtro all'equilibrio che si viene a creare tra la spinta del terreno e quella dell'acqua.



A questo punto, dopo che tutto è stato armato e le carpenterie sono state montate, non resta che attendere il getto del calcestruzzo e dopo qualche giorno "disarmare" il tutto. A quel punto la vasca, almeno la parte grezza, è pronta!


La vasca è però non è poi così grande per essere considerata una piscina (in lunghezzo non arriviamo a 5 metri) poco pratica per nuotarci dentro, ma è anche troppo profonda per poter essere considerata una spa (siamo attorno ai 190 cm).

Consideriamo anche che in questa casa ci saranno dei bambini e la cosa potrebbe costituire un problema e comportare dei rischi.

Allora che si fa?!

Dietro suggerimento dei propietari, proviamo a farla diventare una vasca con dei gradini di ingresso, dove sedersi, magari davanti alle bocchette dell'idromassaggio, in sicurezza. Mentre i più grandi possono fare due bracciate (proprio due di numero ) nella parte più profonda. Mettiamo in pratica l'idea e facciamo realizzare una sorta di tribuna che potrebbe addirittura diventare uno spazio sociale in alcuni momenti, magari invitando parenti od amici a condividere questo spazio della casa.

Intanto in cantiere c'è già chi osserva prende le misure, immaginandosi e pregustando certi momenti di relax, ma c'è anche chi ( a sinistra) sa che il lavoro è solo all'inizio e c'è ancora tanto altro da fare per portare a termine questo cantiere.


02/10/2024

Alcune foto dell'edificio originario e l'inizio del cantiere

Così si presentava la casa dei nostri clienti nell'ottobre del 2021!

La foto qui sopra ritrae solo metà della casa, quindi immaginamocela come un treno, lungo, che si affacciava sulla strada principale con una infilata di porte e finestre dalle quali si usciva in una terrazza. Questo spazio esterno, un tempo, era sicuramente il luogo in cui la sera si sostava all'aperto sulle sedie portate fuori dall'interno, godendo di un po di fresco serale in compagnia degli amici o semplicemente dei vicini di casa.

Alle spalle dell'edificio, il terreno con il giardino, il pollaio e gli spazi dove si tenevano gli animali. Uno spazio riservato rispetto al fronte su strada, a quei tempi non usato per ricevere ospiti ma come spazio di lavoro o di deposito.

Dal retro della casa si evince il tetto spiovente e la finestra quadrata in alto a sinistra, svela la presenza dell'ampio pagliaio, esteso tanto quanto il piano terra ed usato anche come luogo per lo stoccaggio di derrate.

Il nostro cantiere inizia alla fine di ottobre, sotto un cielo grigio e con le dovute precauzioni che allora eravamo tenuti a prendere.


Le prime operazioni da fare all'interno di una cantiere per una ristrutturazione sono sempre le demolizioni!

Si inizia a rimuovere i vecchi intonaci, i solai strutturalmente non sicuri e le pavimentazioni.

In qualche modo la prima fase della ristrutturazione è una specie di pulizia della casa da tutto ciò che è vecchio e che non va più bene, è una spece di purificazione prima di lasciare posto agli spazi e all'essenza della futura casa!.

Se dall'esterno la casa sembrava un treno basso e tozzo, dall'interno, una volta demolito il solaio del pagliaio, la casa inizia ad apparire nelle sue reali proporzioni.

Quindi, se guardando la foto della facciata sulla strada avete visto una casa al piano terra, presto vi accorgerete di esservi sbagliati.

A sinistra della foto, vedete Nicola, con il quale abbiamo realizzato già prima d'ora dei bei lavori e delle entusiasmanti ristrutturazioni. Questa volta credo di poter dire con certezza che le capacità di

Nicola e dei suoi operai, dovranno essere impiegate in un progetto non comune e complesso.

Ad un certo punto, rimossi i solai, l'edificio appare come un volume fortemente allungato verso l'alto

Intanto noi (Qui sopra Giusi e Salvo) iniziamo a prendere confidenza con gli spazi di questo cantiere in vista delle prossime fasi di lavoro.


24/09/2024

Una vecchia casa in campagna alla quale ridare nuova vita per accogliere 4 persone e 2 cagnolini ed un ospite permanente.

Qualche anno fa una giovane coppia si è rivolta a noi di Ad'Architettura per commissionarci il recupero di una vecchia casa di campagna appartenuta ai nonni.

Il contatto avvenne in periodo covid, esattamente durante il periodo in cui guardavamo i tg per sapere se ci trovavamo in zona rossa o gialla, praticamente quando a prescindere dai colori della zona, avevamo il coprifuoco entro le 22,00!

Vedersi di persona comportava dei rischi e quindi ci si arrangiava con la tecnologia, tra videochiamate, email e messaggi whatsapp.

In quel periodo abbiamo imparato ad usare piattaforme come Meet, zoom e tante altre, ma soprattutto abbiamo dovuto imparare a comunicare le nostre idee in modo diverso, facendo a meno del linguaggio del corpo, e quindi provando a trasmettere entusiasmo ed empatia percorrendo i mezzi della tecnologia.

Ricordo che siamo stati a fare il rilievo dell'edicio, concordando un giorno ed un orario in cui avremmo trovato la porta di casa aperta, ma nessuno dentro, con cui condividere impressioni, idee estemporanee.

Il progetto è stato concepito vedendoci in videochiamata e formulando proposte con grande entusiasmo da parte di noi architetti e con grande aspettativa e gioia da parte dei nostri committenti, che a volte partecipavano alle videochiamate al completo di figli e amici a quattro zampe.

Immaginate cosa può voler dire inviare disegni in formato pdf e commentarli condividendo un monitor, ma senza un contatto umano ravvicinato!

Le difficoltà durante quella fase ci sono state da ambo le parti, ma con grande disponibililtà e impegno reciproco sono state affronte e superate.

La fase successiva, quella del cantiere, è ormai iniziata da tempo e giunta in una fase avanzata. Con orgoglio ed un pizzico di vanità da parte di noi architetti e dei proprietari, abbiamo constatato che il risultato che sta venendo fuori suscita continuamente l'interesse e la curiosità degli abitanti della zona e delle campagne circostanti, soprattutto per una insolita presenza all'interno della casa.

Se vi interessa sapere come finirà questa storia/cantiere.....seguiteci su questa pagina.


Architetti Gianni Ingardia e Giusi Mondino




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